Tappeto annodato - inv. 299
East
Textiles
<p>Il tappeto presenta un motivo floreale sul fondo rosso composto da una miriade di fiori di diversa specie, collegati da una sottile grata cuvilinea, e dal motivo a “fasce di nubi” (cfr. scheda cat. N. 6). La bordura principale a fondo verde è decorata dal motivo “herati” (cfr. cat. N. 7). Il tappeto è piuttosto consumato soprattutto nella parte centrale. È stato restaurato nel 1955 (Archivio del Museo Poldi Pezzoli, Faldone Restari, n. 35). Il centro di produzione di questi tappeti è elemento di controversia. Questa tipologia era generalmente attribuita a Isfahan. Più di recente si è cercato di distinguere un gruppo di tappeti dai toni puiù delicati in cui i contorni dei disegni non sono contrastati, attribuendoli all’India settentrionale. Questo esemplare secondo quest’ultima ipotesi , dovrebbe quindi rientrare nel gruppo indiano. Quest’attribuzione, però, appare piuttosto inverosimile, considerata la forte somiglianza tra i tappeti riconosciuti come persiani e quelli cosiddetti indiani. Appare inoltre improbabile che tappeti dal disegno floreale venissero annodati negli stessi centri dei classici tappeti Lahore di epoca Mogul. È quindi lecito suggerire che il centro di produzione di questo gruppo di tappeti sia Isfahan, dato il collegamento con alcuni esemplari in seta del “Gruppo Polonaise”, anch’essi attribuiti a Isfahan. Numerosi tappeti simili sono stati ritrovati in India e ciò può essere spiegato con l’intenso scfambio commerciale esistente tra la Persia e questo paese e la possibilità di una produzione persiana per l’India.</p>